Ciao e bentornato/a! 😀
Liberarci del superfluo ci consente di vivere in modo più consapevole e immersi nel presente.
Ma perché è così difficile disfarsi delle proprie cose?
«Ci sono solo tre ragioni per cui è difficile lasciare andare gli oggetti: un attaccamento al passato, una paura per il futuro o una combinazione di entrambi. Queste barriere psicologiche si manifestano come attaccamenti agli oggetti fisici. La chiave per superare questo ostacolo è chiedersi perché è difficile lasciare andare qualcosa e capire il proprio modello di proprietà. Conservi oggetti del passato per paura di perderne memoria? Mantieni gli oggetti che funzionano ma che non ti piacciono perché hai paura che non sarai in grado di trovare un sostituto? Una volta compresi i tuoi schemi, diventa più facile affrontare le tue paure e i tuoi attaccamenti». (tratto da Donna Moderna, intervista a M. Kondo)
Questo pezzetto di intervista spiega in poche parole i motivi per cui si accumula. Dietro all’esigenza di possedere sempre più cose, spesso, si nascondono paure inconsce che toccano il lato emotivo con un risvolto psicologico per la maggior parte delle volte ignoto.
Sempre secondo la filosofia di Marie Konko, il riordino è un processo che trasforma la vita, la resetta. Le cose che possediamo raccontano la nostra storia, chi siamo, le nostre scelte e riordinare è un modo per fare l’inventario di ciò che ci piace veramente e di cosa vogliamo circondarci nella vita quotidiana (spesso coincide con nostri cambiamenti esistenziali).
Perché accumuliamo anche quando non ci serve realmente?
1) Non si vuole lasciare andare il passato, accumuliamo per una forma di attaccamento emotivo e la paura di perdere il passato. Un qualsiasi oggetto, dal momento che entra a far parte della nostra vita viene legato ad un ricordo e all’emozione che scatena. E fin qui tutto bene, il problema nasce quando questo meccanismo diventa una rete che ci imprigiona al passato e ai ricordi. Questo non vuol dire che dobbiamo buttare tutto e dimenticare il passato ma dobbiamo avere la capacità di analizzare e prendere la consapevolezza di quanto la nostra vita sia attaccata ed influenzata dal passato e quindi non ci faccia vivere il presente.
2) Siamo spaventati dal futuro. In questo caso accumuliamo oggetti che potrebbero servirci prima o poi, li conserviamo nel caso che mi servisse e non potessi ricomprarlo… Questo comportamento indica la paura del futuro, c’è insicurezza, la paura di sbagliare e di non essere preparati a quello che accadrà. Ma la verità è che non possiamo controllare ciò sarà, non saremo mai completamente preparati e cercare di farlo non farà mai vivere il presente.
Questi sono i due meccanismi principali che possono portarci ad accumulare oggetti inutili. Sia ben chiaro, liberarsi dal superfluo non è una condizione necessaria per vivere il presente in modo consapevole ma può essere un ottimo presupposto per lasciare andare ciò a cui siamo legati per una forma di attaccamento a ciò che è accaduto in passato o ciò che potrebbe accadere e che non ci fa apprezzare completamente la vita come si presenta.
Esamina con attenzione tutti gli oggetti superflui che possiedi e chiediti perché li stai conservando. Se sei onesto, probabilmente ti renderai conto che accade per uno dei due motivi (o la combinazione dei due) di cui ho parlato.
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A presto!
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