In questo periodo particolare e insolito probabilmente ti sarai trovata/o anche tu ad attrezzare uno spazio di casa per trasformarlo in una postazione di lavoro.
Purtroppo, però non è facile ricreare le condizioni perfette del tuo ufficio. Quando si lavora da casa il rischio è quello di non avere dei confini, gli impegni imprenditoriali invadono la tua vita privata con conseguenze negative per te stesso e le tue relazioni familiari, o viceversa.
Ma come si può fare per rinforzare questi confini?
Imponiti dei limiti. Stabilisci degli orari intoccabili durante i quali non sei operativa/o. A casa si può essere più flessibili ed organizzati ma ricordati che alcuni momenti dovranno essere solo per te e la tua famiglia.
Tieni separati lavoro e vita privata. L’altro aspetto da considerare, per quanto sia possibile, è la creazione di un ambiente funzionale, ordinato e separato dalle altre zone della tua casa.
Preparare la postazione ideale

La cosa migliore sarebbe poter lavorare in una stanza-studio dedicata, ma non sempre c’è questa possibilità.
Un’altra idea è ricreare un contesto formale: una scrivania, come sfondo delle mensole, una libreria aperta per separare la zona ma anche per questa alternativa non sempre c’è spazio a sufficienza.
Quindi spesso non resta che usare il tavolo della cucina o della sala. In questo caso il mio consiglio è scegliere di sederti in un punto diverso a quello a cui sei abituata/o, il senso è dare dei riferimenti (o abitudini) separati: dove ti siedi per mangiare è l’area privata, dove ti siedi per lavorare è quella professionale.
PS: vietato usare la camera da letto, oltre ad essere una stanza dedicata solo ed esclusivamente al nostro riposo e relax bisogna evitare di diffondere onde magnetiche che potrebbero compromettere il sonno.
È importante cercare di preparare una postazione lavorativa gradevole, con sedia e luce adatte e senza troppe distrazioni che potrebbero togliere la concentrazione e, per quanto possibile, evita zone di eccessivo passaggio mentre sei in video-conferenza.
Non lavorare in pigiama. Non è richiesto un abbigliamento formale, ma il corpo deve essere stimolato anche visivamente al lavoro. Inoltre, sono dell’idea, che in questa nuova era di video-chiamate, zoom, skype è una forma di rispetto nei confronti di chi ci sta guardando.

Fare pause e muoversi! Se in ufficio è più facile interrompere il lavoro e fare due chiacchiere con il collega, lavorando da casa questo è senz’altro impossibile, c’è il rischio di restare seduti tutto il giorno. Per obbligarsi a fare delle pause delle buone “scuse” sono le piccole faccende domestiche (caricare la lavatrice, prendere la posta, rifare il letto, ecc.). Per sgranchire un po’ le gambe si può camminare durante le telefonate oppure, se abiti in un condominio, prendi le scale invece dell’ascensore.
Un’altra cosa importante quando si inizia a fare smart working è trovare l’equilibrio con il resto del team, a maggior ragione se ogni persona che lo compone si trova in un posto diverso. Per fortuna la tecnologia ci permette di essere costantemente in contatto ovunque ci si trovi, e una telefonata, oltre alle mail e chat, aiuta a fare la differenza.

Quando si lavora da casa è più facile distrarsi, voler fare più cose contemporaneamente implica solo dispersione di tempo e di concentrazione. Occorre comunque darsi delle priorità. Una buona prassi è pensare, la sera prima di andare a dormire, o appena svegli, alle attività da svolgere durante la giornata e organizzare, in base alle scadenze, con quale ordine affrontarle.
La luce è fondamentale ed è preferibile quella naturale in ogni caso deve essere frontale o laterale, evita quella alle spalle (per i fastidiosi riflessi sul monitor e non avere il viso in ombra durante una video chiamata). Ti consiglio anche di dotarti di una lampada da tavolo per illuminare bene la superficie di lavoro soprattutto nelle giornate invernali che sono più buie.
PS: Una buona luce frontale, che sia naturale o artificiale aiuta nell’apparire al meglio durante le video chiamate!
Un altro aspetto da considerare è la gestione dell’acustica. Se hai una famiglia dovrai convivere con i rumori di una casa viva, invece se sei sola/o ti ritroverai con un silenzio inusuale che diventa solitudine. Nel primo caso cerca di crearti una postazione alternativa più riservata per conference call, oppure organizzarti con i componenti della famiglia per avere dei momenti di silenzio, se hai dei bambini puoi coinvolgerli in giochi creativi che li impegnino (ad esempio i lego).
Se invece sei sola/o puoi tenere della musica di sottofondo con volume adeguato, per evitare che ti distragga o ti dia fastidio. Oppure, durante la pausa caffè, chiama un amica/o (la mamma, fissa un appuntamento dal parrucchiere, ...).
Non tutti a casa abbiamo una sedia da ufficio con i supporti necessari per non affaticare il fisico. Quindi, se non vuoi investire in un acquisto specifico valuta una sedia con lo schienale alto e con i braccioli. I piedi devono essere ben appoggiati a terra e le ginocchia sono all’incirca all’altezza dei fianchi o poco più in basso.

Sono convinta che questi consigli ti aiuteranno a gestire meglio i tuoi spazi e ad allestire un angolo comodo e pratico, ma è chiaro che ognuno di noi ha situazioni diverse e se vuoi una consulenza personalizzata, ti faccio un piccolo regalo! Mettiti in contatto con me, dimmi che hai letto questo post e perché no, iscriviti al blog se non l’hai ancora fatto e ti offrirò una consulenza specializzata scontata del 20%.
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A presto!
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