Ciao e bentornato/a!
La presenza di figli richiede maggior tempo ed impegno per riorganizzare la casa e quando questo grava su un solo membro della famiglia diventa un vero peso soprattutto quando entrambi i genitori lavorano. Se vuoi una famiglia più serena e un matrimonio più sano, devi imparare a delegare e coinvolgere tutti i membri, inclusi i figli. A quest’ultimi ovviamente verranno affidati incarichi compatibili con la loro età, ad esempio:
Da 3 a 5 anni:
riordinare la loro stanza, mettere a posto i giocattoli;
mettere la loro biancheria sporca nel cesto del bucato;
raccogliere la biancheria sporca della casa, ad esempio gli asciugamani;
mettere gli asciugamani puliti;
dividere il bucato per colore;
aiutare ad apparecchiare e sparecchiare la tavola;
mettere giornali, riviste, fogli nel cestino della carta;
ravvivare i cuscini su sedie e divani.
Da 5 a 8 anni:
tutti i precedenti;
rifare il letto;
dare da mangiare agli animali di casa;
scegliere una merenda sana;
lavare i piatti, caricare e scaricare la lavastoviglie;
aiutare a sistemare i panni puliti;
aiutare in cucina;
portare la legna per il camino;
piegare le borse della spesa e metterle al loro posto.
Da 8 a 11 anni:
tutti i precedenti;
aprire e chiudere le tende e tapparelle;
portare a buttare la spazzatura;
innaffiare le piante;
mettere a posto la spesa;
caricare la lavatrice;
fare l’inventario delle scorte di casa, ufficio, scuola;
Aiutare a cucinare piatti semplici;
Pulire il bagno.
La lista dei compiti
Creare una lista dei compiti da svolgere e a chi è stato assegnato un determinato lavoro aiuta a non perdere il controllo della situazione generale.
La scrittrice ed esperta di decluttering, G. Thomas, suggerisce una cosa che trovo molto simpatica per i bambini, cioè non chiamarla “lista dei compiti” ma “scheda dei premi”, questa piccola accortezza crea più coinvolgimento.
Inoltre fino ai 9-10 anni, ti suggerisco una lista corta, loro non sono ancora in grado di gestire tante informazioni. Dopo i 10 anni puoi aggiungere altri compiti.
La ricompensa
La ricompensa serve a mantenere vivo l’interesse dei più piccoli e vanno scelte in base alle loro preferenze. Ti suggerisco di includere anche gli adulti nella “ricompensa” in questo modo i bambini vedono che tutti sono sullo stesso piano e hanno delle responsabilità da portare a termine. Le ricompense devono essere delle cose semplici (ad esempio un pacchetto di figurine) non deve essere un’occasione per viziarli.
Quando invece sono più grandi si può trasformare la ricompensa in un gioco a premi, con una classifica da scalare in base ai compiti assegnati e portati a termine. Esistono delle APP con un calendario da condividere con tutti i membri della famiglia creando delle “sfide”.
Effetti positivi
Insegnare loro l’importanza di una casa sana;
Aumentare la loro autostima rendendoli responsabili;
Insegnare a svolgere lavori di gruppo, collaborare e aiutarsi;
Rafforzare la loro volontà impostando una routine di lavori;
Renderli indipendenti, con il tempo impareranno a portare a termine i loro compiti in autonomia ed essere un aiuto concreto per tutta la famiglia.
Insegnare ai bambini richiede molto tempo e pazienza. Inizialmente le cose verranno fatte grossolanamente, ma non bisogna sgridarli bensì dargli fiducia e farli sentire importanti per quello che hanno fatto, eventualmente suggerisci trucchi per fare meglio la prossima volta. Se sono stanchi o particolarmente capricciosi non devono essere obbligati a fare un lavoro ma neanche essere esonerati, di comune accordo fissate un altro momento.
Si lo so a cosa stai pensando, a farlo da sola faresti prima, ma ricorda questo è un seme che un domani darà i suoi frutti e quando succederà ne sarai molto contenta.
E tu che lavoretti assegni ai tuoi figli? Se hai domande da farmi ti invito a scrivermi.
Uno dei principali compiti, che all'educazione moderna s'impone, è appunto quello di sviluppare l'istinto sociale del fanciullo, risvegliando in lui le tendenze del vivere socialmente con i suoi simili" (Maria Montessori, Il bambino in famiglia)
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A presto!
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